Analisi ed approfondimenti

[Novità in libreria] La piccola Repubblica che continuò nella memoria di San Marco

E’ un prezioso volume quello che vi segnaliamo, frutto della ricerca di Ettore Beggiato sulla Repubblica settinsulare che volle continuare indipendente, dopo l'”assassinio” di Venezia inerme nel 1797, continuando con le leggi e lo spirito di tolleranza e libertà vera che San Marco le aveva garantito per secoli.

“Per Braduel erano la flotta immobile di Venezia”: parliamo delle sette isole ioniche (Corfù, Passo, Cefalonia, Itaca, Santa Maura, Zante e Cerigo) che, dopo secoli di comune appartenenza alla Serenissima e dopo la breve occupazione francese, decidono di continuare la loro esperienza unitaria costituendo nel 1800 la Repubblica Settinsulare (o Eptaneso) con capitale Corfù.
La bandiera del nuovo Stato? Ma il Leone di San Marco naturalmente! Con il libro chiuso e le sette frecce a rappresentare le sette isole.

Alla breve stagione di indipendenza subentrò un regime di protettorato, della Francia e dell’Inghilterra fino a che le isole non si riunificarono alla madrepatria greca nel 1863; da quel momento tanta memoria storica andò perduta. Ma l’attaccamento degli isolani si era manifestato profondo, a disastro avvenuto con la Municipalità insediatasi nella Capitale veneta, quando ad esempio nella processione del Corpus Domini il Governatore Widman, magistrato veneto, passò sotto una pioggia di fiori: ogni sorta di garofani, di fiori, di confezioni, gli venivano tirati dalle finestre sul suo capo, sulla sua porpora e sulla strada su cui passava, e nel mezzo della calca espesso usciva il grido: “evviva Widman!”. Nessuno pensava che quello sarebbe stato l’ultimo saluto reso alla Repubblica serenissima.

Del resto, scrive Beggiato, poco prima il Widman stesso aveva chiesto risorse per far fronte a provvedimenti urgenti, che servivano a rendere difendibile l’arcipelago, le cui fortezze erano ormai in condizioni pietose, e anche lì, come era accaduto nella Terraferma veneta, fu una gara per raccogliere decine di migliaia di ducati o per sottoscrivere prestiti.

Tale amore filiale, che prima si espresse nello spirito della costituzione (tolleranza religiosa, parità tra cattolicesimo e chiesa ortodossa ad esempio) e nel tentativo di ricreare una repubblica aristocratica, si manifestò anche poi anche con la scelta del vessillo che l’Inghilterra volle rispettare fino al 1865, inglobandolo nella Union Jack.

Il libro lo troverete sia in libreria che in internet edito da Editrice Veneta con la presentazione di Ulderico Bernardi, o rivolgendovi a sito www.ettorebeggiato.org, e-mail beggiato@hotmail.com


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